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I luoghi di Montalbano

Mediterranean Sunset si trova a Torre di Mezzo, a due passi dai luoghi del Commissario Montalbano.

Commissario Montalbano, nato dalla penna di Andrea Camilleri, ci ha fatto innamorare perdutamente di alcuni angoli incontaminati della Sicilia orientale. Ci ha fatto conoscere villaggi, borghi marinari e spiagge mozzafiato.

Montelusa, Vigata, Mannara e Marinella sono i luoghi in cui si intrecciano le vicende del Commissario Salvo.

Questi sono in realtà nomi inventati che possiamo ritrovare nei villaggi e nelle città della provincia di Ragusa. Per scoprire i luoghi di Montalbano, è necessario fare un viaggio nella Sicilia orientale, tra le meraviglie del Val di Noto, facendo tappa a Ragusa Ibla, Scicli, Punta Secca, Ispica, Modica, Elicona e Vittoria (solo per citarne alcuni).

Visitare questi luoghi significa fare un viaggio in città meravigliose, dove il barocco è portato all’ennesima potenza; lo troverete nelle piazze, nelle chiese e nei monumenti, ma non solo: vedrete anche un meraviglioso tratto di costa, dove la natura selvaggia lascia spazio a spiagge di sabbia fine.

La famosa località conosciuta come Marinella coincide con Punta Secca, e la casa al mare del commissario è uno dei B&B più prenotati della costa, grazie alla serie TV.

Punta Secca è una frazione marina di Santa Croce Camerina, un piccolo borgo marinaro che è diventato famoso per essere la dimora del Commissario.

 
 

Cucina tipica

granite, pasticceria alle mandorle, biancomangiare, arancini e altre specialità siciliane fanno parte della tradizione gastronomica iblea. Tra i piatti tipici più conosciuti della cucina iblea ci sono le scacce, il Caciocavallo DOP e la provola ragusana, il cioccolato di Modica e le Teste di turco di Scicli.

Tra i primi piatti, segnaliamo i cavati al sugo e i ravioli di ricotta. Consigliamo anche di assaggiare le ‘mpanate, il pesce fresco, il pane fatto in casa cucciddatie, magari condito con un po’ di capuliatu. Lasciatevi sedurre dai sapori dolci: torroni alle mandorle, cubbaita, ‘mpanatigghie e macallè.

La provincia di Ragusa produce anche un ottimo olio, il Monti Iblei DOP, verdure fresche, ortaggi e frutta. Ci sono anche molti vini, il più rinomato è il Cerasuolo di Vittoria, l’unico DOCG della Sicilia.

Non mancano i presidi Slow Food: la squisita Cipolla di Giarratana, il dolce Fagiolo cosaruciaru di Scicli e la Fava cottoia di Modica. Sono anche protetti le vacche di razza modicana e gli asini ragusani. Da non dimenticare il carrubo, il frutto di un albero molto diffuso in queste zone, utilizzato per preparare biscotti, caramelle e altri dolci.

Cooking-wise, the Ragusa area expresses all its tasty variety: cannoli, granite, almond pastries, biancomangiare, arancini and other Sicilian specialties are also found in the culinary tradition of Iblea. Among the best-known typical dishes of Hyblaean cuisine are scacce, Caciocavallo Dop and provola ragusana, Modica chocolate, and Teste di turco from Scicli.

Among the first courses we point out cavati al sugo and ricotta ravioli, we also recommend tasting the ‘mpanate, fresh fish, cucciddatie homemade bread perhaps topped with a little capuliatu. Let yourself be seduced by the sweet flavors: almond nougats, cubbaita, ‘mpanatigghie and the macallè.

The province of Ragusa also produces excellent oil, the Monti Iblei DOP, fresh vegetables, greens and fruit. There are also many wines, the most renowned being Cerasuolo di Vittoria, Sicily’s only DOCG.

There is no shortage of Slow Food presidia: the exquisite Giarratana Onion, the sweet Fagiolo cosaruciaru of Scicli and the Fava cottoia of Modica. Cows of the Modica breed and Ragusa donkeys are also protected. Not to be forgotten is carob, the fruit of a tree that is widespread in these areas and used to make cookies, candies and other sweets.

Il cioccolato di Modica e il suo museo

Il cioccolato di Modica, famoso in tutto il mondo, è un dolce tipico della città di Modica. La sua unicità risiede nella sua consistenza granulosa e friabile e nell’aspetto ruvido, quasi grezzo. Il sapore del cioccolato di Modica è unico, con un aroma inconfondibile di cacao tostato aromatizzato con cannella e vaniglia, ma anche peperoncino, carrubo, caffè e agrumi.

Il cioccolato di Modica è stato riconosciuto dalla Comunità Europea come un prodotto IGP – Indicazione Geografica Protetta, diventando così il primo cioccolato registrato nell’UE.

Per celebrare questo fantastico prodotto, a Modica, nell’aprile 2014, è stato inaugurato il Museo del Cioccolato, situato nel Palazzo della Cultura a Modica. Qui è possibile ammirare 22 statue di cioccolato, tra cui una panchina così realistica che, se non si presta attenzione, si rischia di sedercisi sopra. Nella grande sala d’ingresso, invece, si trova una mappa speciale dell’Italia, con statue di cioccolato che raffigurano i monumenti più importanti del Bel Paese.

Assaggiare una barretta di cioccolato modicano è come fare un viaggio nella preistoria del cioccolato. Tracciare le origini del cioccolato di Modica non è affatto semplice, anche a causa della storia travagliata della città, che ha visto nel corso dei secoli l’avvicendarsi di molti popoli e culture diverse. Si pensa che siano stati gli spagnoli a introdurre questa particolare lavorazione del cacao in Sicilia nel XVI secolo. Tuttavia, la ricetta non era spagnola, ma era stata portata direttamente dalle Americhe, precisamente dal popolo azteco.

L’integrità e la tipicità del prodotto sono ancora difese: infatti, il cioccolato è ancora preparato seguendo una ricetta che risale al XVIII secolo e che è stata successivamente arricchita e modificata dagli artigiani della città che gli ha dato i natali.

La lavorazione del cioccolato di Modica è molto antica, come abbiamo già menzionato: infatti, le fave di cacao vengono tostate e macinate formando una massa che viene riscaldata fino a diventare fluida. A questo punto, tutto viene mescolato con zucchero di canna granulato e alcune spezie. Il composto viene ulteriormente lavorato a una temperatura di circa 40 °C e versato in stampi rettangolari di latta che vengono battuti per far uscire le bolle d’aria e solidificare il cioccolato.